dovenonso

un riflesso di me stesso

Più pesante

Eran fredde catene
non per il corpo, no
era ferro sul cuore
sulle ali che nemmeno vedeva.
Il camminar si fece vagare
nemmeno l’illusione aveva meta
tutto fu disciolto nelle nebbie
ed  il cuore sbatteva sul ferro.
Ed ora, eccolo libero
di librarsi in volo
con poche piume in ali fragili,
sorrette dalla linfa dei sogni.
Deboli ali
ravvivate dal pulsar forte
tra carni e sangue, avvolti al ferro,
di un grande cuore fattosi più pesante.

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