Vi son mantelli
senza tempo ne peso
che si poggian sulle spalle, invisibili
mentre tutto scorre,
sotto acque della vita,
al bisbgliar dei venti.
Luce e oscurità;
stelle a portar speranza nella notte,
nubi a sconvolger il sereno del giorno.
Mantelli, senza scelta
nel caos degli attimi,
nel dirompente fragore del tempo spezzato.
Forte come non mai
torni vivo senza carne
sul binario del ricordo
su di un treno dalle corse senza orari
mosse da un soffio, battito, lacrima,
tornato per andar nuovamente.
Albergherai negli spazi più lontani
i più bui, lì sarai luce
un ricordo dal tornar pronto
mutante in arcobaleno, lui che
dopo la pioggia, il sereno accompagna
lui che, edulcorante
è pensiero dopo il cader dell’ emozioni.
Ti senti nell’uragano
furioso, scatenato dal battito
di una farfalla e delle sue ali
dall’altra parte di un mondo sconosciuto,
mutevole come dune al vento;
la calma, questa amata,
traboccante, ammaliante seduttrice
è solo l’ ennesimo sereno
prima della nuova tempesta
figlia di ali oramai troppo lontane.
dovenonso 